12 aprile 2018

STAMPA (tessile)

Stampa - da stampare, a sua volta derivato dal franco stampon, «pestare».

Operazione praticata sui tessuti e filati per imprimere un disegno o un motivo ornamentale, in uno o più colori, usando coloranti addensanti in forma di pasta da stampa.

Nelle stamperie tessili le procedure di stampa sono effettuate, in successione, secondo le seguenti fasi:

a) Preparazione del tessuto per la stampa.
b) Stampa del tessuto con metodo serigrafico, a quadri piani o rotativi, con paste da stampa contenenti coloranti affini alle fibre da stampare.
c) Successiva asciugatura del tessuto stampato.
d) Fissazione dei colori stampati tramite vaporizzazione ad opportune temperature e tempi di permanenza in vapore.
e) Lavaggio del tessuto stampato così da togliere l'eccesso di colore non fissato e i residui di pasta di stampa.
f) Asciugatura e finitura.

Le tecniche di stampa, pur contrassegnate da una grande varietà di tecnologie applicative sono riconducibili ai seguenti:


  • Stampa in applicazione (Stampa diretta) - È il procedimento più comune per applicare un motivo colorato: essa può essere realizzata su un tessuto candido oppure su uno precedentemente tinto su fondo unito, nel qual caso l'operazione assumerà il nome di sovrastampa. Il colorante viene stampato sul tessuto allo stato pastoso, il che gli consente di riprodurre qualsiasi motivo colorato; esso viene sciolto in una limitata quantità d'acqua, cui è stato previamente aggiunto un addensante per conferire la necessaria viscosità alla pasta. In generale la successione di lavorazione comprende le seguenti fasi: 1) stampa; 2) asciugamento del tessuto sul tavolo; 3) vaporizzo; 4) lavaggio; 5) finissaggio.
  • Stampa a corrosione - Il tessuto viene dapprima tinto in pezza e poi stampato con un reattivo chimico che distrugga il colore nelle zone designate dal motivo ornamentale. Talvolta viene rimosso il colorante del fondo per sostituirgli un altro colore, anch'esso stampato, ma più spesso si preferisce lasciare la zona allo stato bianco per schiarire il disegno complessivo. Il procedimento consueto per realizzare stampe a corrosione consiste nello stampare il disegno con una pasta contenente l'agente riducente; segue il vaporizzo ed un buon lavaggio per eliminare i sottoprodotti della reazione.

    La stampa per corrosione si presta particolarmente per ottenere disegni multicolori su fondi molto grandi e di qualunque tonalità, chiara o scura, nero compreso. Consente inoltre di ottenere stoffe stampate su fondi perfettamente uniformi che sono visibili anche sul rovescio. La finezza dei motivi di disegno e la bassa copertura (area di stampa) sono gli elementi principali della stampa in corrosione; gli effetti di "illuminazione" [1] sono molto belli e difficilmente ottenibili con la stampa in applicazione. Il colore di fondo deve essere perfettamente unito e ciò è tanto più importante quanto più bassa è la copertura.

    Fa parte della tecnologia applicativa di questo gruppo la
    stampa devoré (letteralmente dal francese "divorato"), che si ottiene per corrosione: vengono usati speciali agenti chimici (paste da stampa) che, per azione combinata della temperatura, sciolgono le fibre che costituiscono il ricamo (il fondo di sostegno del ricamo è costituito da fibre diverse) lasciando in evidenza il fondo di sostegno che segue il disegno predisposto.

    Francese: Impression par rongeage - Inglese: Discharge printing - TedescoÄtzdruck - Spagnolo: Estampado por corrosión
  • Stampa per riserva - Come indica il nome, si tratta di una stampa durante la quale si impedisce al colore destinato a tingere il fondo di fissarsi nei punti in cui vengono stampati i colori illuminanti. Le aree del tessuto destinato alla comparsa dei disegni sono riservate stampandole con sostanze chimiche in grado di impedire il fissaggio o lo sviluppo del colore nel corso della successiva tintura (è molto simile alla tecnica del batik).

    La stampa per riserva si impiega, con risultato identico, in alternativa alla stampa per corrosione, soprattutto per forti tirature e ne ha praticamente lo stesso aspetto e la stessa destinazione. Se è vero che questo metodo presenta minori costi, tuttavia ha pure alcune limitazioni nella gamma dei coloranti utilizzati.

    Francese: Impression réserve - Inglese: Reserve printing - Tedesco: Reservedruck - Spagnolo: Reserva (imprenta)
      
I metodi  di stampa si possono classificare in:

Stampa a mano

La stampa a mano è il più vecchi procedimento di stampa per produzioni limitate.

Si effettua manualmente tramite stampi di legno o di metallo, incisi in rilievo, per depositare la pasta da stampa al tessuto. Le incisioni hanno talvolta inserite lamine di metallo per delineare bene i filetti e lo stampatore preleva il colore” da uno speciale cuscinetto tampone. Lo stampo di legno deve presentare grandezze maneggevoli.

Francese: Impression à la main - Inglese: Hand Printing - Tedesco: Handdruck - Spagnolo: Estampa a mano. 


Stampo in legno
© Musée Alsacien - Strasburgo, Francia


Stampa a quadro

Vi sono vari metodi di stampa a quadro:

a) manuale, dove si indica l'esecuzione della stampa su tavoli fatta dall'operatore senza l'impiego di carelli automatici;
b) a carello computerizzato;
c) a tavolo rotante;
d) a manomacchina,  che è una macchina piana da stampa che impiega quadri serigrafici, dove ogni colorante corrisponde ad un colore del disegno (si avrà dunque un numero di quadri corrispondente al numero dei colori costituenti il disegno).

La stampa a quadro utilizza come mezzo stampante il "quadro", ossia un telaio con un piano d'appoggio sottile, solitamente rettangolare, rigido e stabile con bordi di profilo metallico (di acciaio o metallo leggero), di peso minimo, a cui è incollato il tessuto serigrafico fotoinciso, detto buratto. [2]

Francese: Impression au cadre - Inglese: Screen printing -  Tedesco: Siebdruck - Spagnolo: Serigrafia

Manomacchina PRIMA (Reggiani Macchine. EFI Reggiani)


Stampa rotativa o a cilindri cavi 

Questa stampa viene realizzata mediante la rotazione di cilindri di nichel incisi, che ruotano sopra la pezza del tessuto da stampare. Il suo impiego è riservato alle grandi produzioni (almeno 10.000 mt a disegno) con disegni standard (esempio: righe, pois, ecc.), perché permette una produttività molto elevata. Si usa un cilindro perforato per ogni colore del disegno da riprodurre.

La stampa a cilindri cavi microforati risale agli anni '60, ed ha avuto grande successo per alcuni vantaggi rispetto ad altri procedimenti di stampa. Questa stampa è ormai poco usata. Se paragonata alla stampa a cilindro (o a rullo), lo stampatore ne apprezza soprattutto il basso peso dei cilindri stampati che contribuiscono essenzialmente a ridurre i tempi di allestimento della macchina. 


Francese: Impression au rouleau - Inglese: Roller printing | Cylinder printing- Tedesco: Rouleauxdruck - Spagnolo: Estampa con cilindro   


Macchina da stampa rotativa Stormac RD VI Gold (16 colori)
prodotta da Stovec Industries Ltd su licenza di SPGPrints, Paesi Bassi 


Stampa digitale

Si intende il trasferimento di motivi di disegno da un substrato di carta al tessuto, mediante varie tecniche (stampa thermachrome, stampa sublistatic, ecc.). Nella stampa tessile si rileva un'importante differenza tra le due tecnologie: in quella tradizionale si stampano sempre aree, anche se piccole è ciò limita il numero dei colori ottenibili pure con un alto numero di mezzi stampanti (quadri o cilindri), mentre nella seconda si stampano punti colorati, con disegni a milioni di colori e dall'aspetto cromatico più attraente. La stampa tradizionale coinvolge diverse fasi che vanno dalla creazione del disegno fino alla stampa, comprendenti, la scomposizione del disegno in files di diversi colori con i quali preparare i lucidi o passare all'incisione diretta dei mezzi stampanti, alla stampa vera e propria e alle operazioni finali. Nella stampa digitale, invece, l'immagine viene elaborata al computer mediante un software in modo da creare una mappa di bip (bitmap) ossia un file digitale che opportunamente elaborato dal RIP (Raster Image Processor) viene convertito in impulsi elettronici da inviare alle teste stampanti, le quali provvedono alla formazione e alla successiva deposizione o "lancio" di piccolissime gocce di inchiostro sul tessuto.

Rispetto alla stampa a cilindro (rotativa) la tecnologia digitale è più flessibile, permettendo di personalizzare la stampa al capo e non più il capo alla stampa, a costi competitivi anche per ordini piccoli (sia rispetto alla stampa a quadro sia alla stampa a cilindro, che peraltro richiede grosse quantità). La stampa digitale trova il suo utilizzo sia per la campionatura sia come tecnologia per la produzione vera e propria. Nelle campionature garantisce un'incredibile adattabilità nella scelta della gamma cromatica e, al tempo stesso, un risparmio di tempi e costi. Come strumento di produzione aiuta a ottimizzare i costi attraverso l'eliminazione dei magazzini (dei cilindri incisi e dei quadri serigrafici).

La stampa industriale digitale sul tessuto è nata nel 2001-2002 ed oggi, con i macchinari di ultima generazione, dagli iniziali 300 mt all'ora si è arrivati a 2-3.000 mt stampa all'ora. 


Francese: Thermo-impression - Inglese: Thermo printing - Tedesco: Transferdruck - Spagnolo: Estampado (termico)

 

Macchina per la stampa digitale MS Lario degli stabilimenti Miroglio


Stampa a floccaggio

Consiste nello stampare dell'adesivo, distribuito secondo il motivo decorativo prescelto, sul tessuto e quindi floccare la superficie tessile con delle fibrille lunghe pochi millimetri per ottenere una decorazione vellutata a disegno.

Francese: Impression par flockage - Inglese: Flock printing - Tedesco: Flockdruck - Spagnolo: Flocado | Imprenta de flock


tessuto cardato con stampa flock



Stampa fotografica

È una stampa che si avvale del procedimento fotografico: si espone alla luce il tessuto preparato con sostanze fotosensibili e schermato con la pellicola del decoro che si vuole impressionare. 

stampa fotografica


STORIA - Tintura e stampa sono processi antichi quanto la tessitura e le molteplici tecniche di tintura e stampa sedimentate nei diversi paesi attraverso i secoli vengono riprodotte oggigiorno nell'aspetto e nel disegno con tecniche moderne che velocizzano i processi di produzione. La tecnica di stampa ha origini antichissime in Oriente e in India dove ha avuto una sua importante evoluzione anche tecnica con delle tipologie esecutive che ancora oggi trovano soluzioni d'impiego nelle tecniche originali (Tie & Dye, Shibori , Batik, Ikat). [3] La stampa moderna nasce alla fine dell'Ottocento dove lavorano in pieno delle vere rotative, mosse ad acqua o a vapore, che stampano il tessuto impiegando i primi cilindri di rame incisi in cavo. Grande sviluppo ebbe successivamente la stampa serigrafica, realizzata con telai quadrati o rettangolari inizialmente in legno, successivamente in metallo dove veniva teso un buratto [4] che in origine era un tessuto in seta molto teso, successivamente con fibre di sintesi molto più resistenti e meno costose. [5]



[1] I coloranti resistenti al corrodente sono detti "illuminanti".
[2] Il buratto, tesa dentro le cornici rigide del quadro, una volta di seta, oggi è di poliestere o di poliammide, monofilamenti e multifilamenti.
[3] Enrico Redaelli e Manuela Rubertelli, Design del prodotto moda, ed. FrancoAngeli, p. 121 (capitolo scritto da Enrico Redaelli)
[4] Rete di tessuto tesa dentro le cornici rigide del quadro.
[5] Enrico Redaelli e Manuela Rubertelli, Design del prodotto moda, op. citata, p. 122 (capitolo scritto da Enrico Redaelli)


Bibliografia
  • Franco Cordini - Nobilitazione dei tessili (vol. terzo). ed. Prodigi, 2017
  • Fabio Viviani - La stampa tessile: tecnologia e macchine, ed. Ascontex, 2001
  • Luigi Milini - La Variabile Vaporizzaggio - ed. AICTC, 2020



Rames Gaiba
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